OGGETTO:
Tubo di Crookes
CENNI STORICI :

Verso la fine dell'Ottocento gli scienziati effettuarono molti esperimenti per studiare la conducibilità elettrica nei gas e nel corso di questi furono scoperte due particelle subatomiche: l'elettrone nel 1898 e il protone nel 1900. Per questi esperimenti si impiegava un tubo di vetro nel quale si faceva il vuoto per mezzo di una pompa pneumatica e si riempiva con il gas da esaminare. All'estremità del tubo erano posti due elettrodi collegati ad un generatore di corrente con una ddp di circa 10.000 volts. Abbassando gradualmente la pressione all'interno del tubo il gas cominciava a condurre corrente e il tubo diventava luminoso con una colorazione variabile a seconda della sostanza gassosa utilizzata. Quando la pressione veniva ulteriormente abbassata si formava una zona scura attorno al catodo che si estendeva e alla pressione di 10 -6 atm il gas rimasto nel tubo non emetteva più luce, ma il vetro assumeva una luminosità diffusa di colore verde chiaro, cioè presentava il fenomeno della fluorescenza attribuito a raggi che partivano dal catodo e per questo detti raggi catodici.

LA SCOPERTA DEGLI ELETTRONI:

Ulteriori esperimenti dimostrarono che:

  • dal catodo partono raggi che si propagano secondo linee rette;

  • i raggi catodici hanno natura corpuscolare;

  • i raggi catodici hanno una carica elettrica negativa. A tali corpuscoli venne dato il nome di elettroni;

  • il fisico Thomson determinò la massa e la carica dell'elettrone.

LA SCOPERTA DEGLI IONI POSITIVI:

Nel 1886 E. Goldstein usando un tubo di Crookes modificato mise in evidenza che dall'anodo partivano delle radiazioni, da lui chiamate raggi canali , da altri raggi anodici. Tali raggi risultavano anch'essi costituiti da particelle, aventi carica elettrica positiva e massa variabile a seconda del gas e comunque superiore a quella degli elettroni.

LA SCOPERTA DEI PROTONI:

La scoperta degli ioni positivi messa accanto a quella degli elettroni e alla nota neutralità degli atomi convalidò e rinforzò una vecchia ipotesi secondo cui negli atomi doveva esistere un altro tipo di particella subatomica avente una carica elettrica di valore uguale, ma di segno contrario a quella degli elettroni. A tale particella venne dato il nome di protone.

 

 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Istituto Tecnico Industriale di Pozzuoli