LA GROTTA DELLA SIBILLA

Sarà Amedeo Maiuri nel 1932 a scavare e a descrivere "il lungo corridoio trapezoidale, alto e solenne come la navata di un tempio e la grotta a volta e a nicchioni... Era la grotta della Sibilla..." Si discute anche di questa localizzazione, ma la magia della luce, il suono che si propaga dall’antro verso il mare ricordano assai "l’Antro del vaticinio quale ci appariva dalla poetica visione di Virgilio" .


La grotta della Sibilla - da "I Campi Flegrei" Marsilio editore


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